Le malattie primaverili: quali sono e come combatterle

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  • date: 29 Marzo 2023
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Quando si parla di primavera subito si pensa agli alberi fioriti, alle temperature più miti, alle giornate che si allungano e alle rondini nel cielo. In realtà, la primavera è portatrice anche di malattie e piccole patologie che se non curate possono portare a conseguenze più o meno gravi. Prime fra tutte sono sicuramente le allergie primaverili, provocate dai pollini e caratterizzate da starnuti, ostruzione nasale e prurito. Molto diffusa è anche la congiuntivite primaverile, cioè l’infiammazione della congiuntiva, causata da una reazione allergica agli allergeni. Chi soffre di congiuntivite allergica manifesta lacrimazione, prurito ad entrambi gli occhi, sensibilità alla luce e produzione di muco biancastro.  Per curare le allergie e le congiuntiviti sono indispensabili gli antistaminici, che possono essere assunti sottoforma di compresse, spray nasali e colliri, e decongestionanti, che, restringendo i vasi sanguigni, danno un rapido sollievo. Nei casi più gravi, invece, sarà necessario ricorrere ai cortisonici.

Tra le altre malattie che la primavera porta con sé ci sono anche l’asma, la malattia di Lyme e lo streptococco. La prima è una malattia infiammatoria infettiva che interessa i bronchi. Tra le malattie più diffuse al mondo, l’asma colpisce individui di tutte le età e si manifesta con mancanza di respiro o respiro sibilante, costrizione toracica e tosse. A scatenarla sono soprattutto i pollini, i peli di animali, gli acari della polvere e la muffa. In alcuni casi, è determinata anche da condizioni soggettive, come obesità, squilibri ormonali e nutrizionali. Purtroppo non esiste ancora un trattamento risolutivo per l’asma. Per mantenerla sotto controllo si assumono per via inalatoria farmaci cortisonici, che curano l’infiammazione bronchiale, e i broncodilatatori, che servono per aprire i bronchi chiusi.

La malattia di Lyme è una patologia batterica infettiva, trasmessa dalle zecche e che può interessare il fegato, i reni, gli occhi, la pelle, il sistema linfatico e quello cardiovascolare. Questa malattia si manifesta inizialmente con una eruzione cutanea di colore rosso non pruriginosa, poi con dolore ai muscoli, brividi, febbre, mal di testa e spossatezza. Nei casi più gravi si possono presentare la paralisi del nervo facciale, meningiti, disturbi cardiaci e linfoadenopatia (ingrossamento dei linfonodi). Per curare la malattia di Lyme, nella maggior parte dei casi, è sufficiente l’utilizzo di antibiotici, grazie ai quali l’infezione passa rapidamente.

Lo streptococco è un’infezione che viene tramessa attraverso gli starnuti e la tosse che veicolano la saliva di un soggetto infetto o con il contatto diretto con le lesioni cutanee infette. Il paziente colpito da streptococco ha diversi sintomi, tra cui mal di gola, febbre, tonsille gonfie e con placche, difficoltà a deglutire, puntini rossi sul palato e linfonodi del collo gonfi. La cura consigliata per combattere l’infezione da streptococco è l’utilizzo di antibiotici, tra cui la più efficace è la penicillina. Se non curato, lo streptococco può portare a gravi complicazioni, come per esempio ascessi peritonsillari e retro-faringei, sangue nelle urine, dolore all’anca e endocardite (infiammazione del rivestimento interno della cavità e delle valvole cardiache).

Le malattie esantematiche

La primavera è anche la stagione in cui si diffondono maggiormente le malattie esantematiche, malattie infettive che colpiscono prevalentemente i bambini e si manifestano con la comparsa di un’eruzione sulla pelle (chiamata esantema), associata a vari sintomi quali febbre, inappetenza, dolori muscolari, malessere generale.

Le malattie esantematiche, che si trasmettono prevalentemente attraverso le goccioline respiratorie e le secrezioni naso-faringee, possono essere sia di natura virale che di natura batterica. Tra le prime rientrano la malattia mani-piedi-bocca, morbillo, varicella, rosolia, quinta e sesta malattia. Tra quelle batteriche invece scarlattina e quarta malattia. Ciò che differenzia queste malattie è la tipologia di esantema che compare. Per esempio, nel morbillo compaiono dei puntini bianchi all’interno della bocca mentre sulla nuca, sulle orecchie, sul viso e sul corpo macchie di colore rosso vivo. A caratterizzare invece la rosolia sono piccole macchie rosa che compaiono prima dietro le orecchie, poi sulla fronte e su tutto il corpo; durano due o tre giorni. La scarlattina invece si presenta con un’eruzione cutanea rossa che al tatto sembra carta vetrata, con la lingua a fragola e la pelle arrossata sotto le ascelle, sui gomiti e nelle pieghe inguinali.

La varicella, causata da un herpes virus che rimane nell’organismo per tutta la vita in forma latente sui nervi delle braccia, gambe e tronco, è la malattia esantematica con le complicazioni più gravi. Può portare infatti a polmonite ed encefalite, e in gravidanza potrebbe danneggiare il feto. La quarta malattia, conosciuta anche con il nome di scarlattinetta, porta sonnolenza, diarrea e vomito e colpisce anche i palmi delle mani e le piante dei piedi. La quinta malattia o eritema infettivo si manifesta con un esantema localizzato al volto e successivamente le braccia si ricoprono di macchie di aspetto reticolare “a merletto”. La sesta malattia, chiamata anche “febbre dei tre giorni”, colpisce i bambini dai 6 mesi ai 2 anni e spesso presenta sintomi respiratori o gastrointestinali.

Altre due malattie esantematiche, che si presentano però senza esantema, sono la pertosse, caratterizzata da tosse secca, febbre, apnea e cianosi, e la parotite (gli orecchioni), che comporta un ingrossamento delle ghiandole poste sotto i padiglioni auricolari.

Il trattamento previsto per la cura delle malattie esantematiche è rappresentato dalla somministrazione di antibiotici. Oggi comunque gran parte delle malattie esantematiche può essere prevenuta tramite la vaccinazione.